La vendemmia è il momento in cui l’uva viene raccolta e trasportata in cantina per la vinificazione, ossia il processo mediante il quale il mosto viene trasformato in vino.
Nel passato nelle famiglie contadine la vendemmia era un momento di festa, di allegria, di aggregazione.
Erano giornate in cui tutti i membri della famiglia, amici, vicini di casa venivano a raccogliere l’uva tra canti, racconti e corroboranti pause merenda a base di prodotti tipici del territorio.
Pensate che ai tempi dei romani era contemplata la festività della vendemmia, il 19 di agosto infatti si festeggiavano le vinalia rustica.
Questa fase lavorativa conserva ancora oggi un fascino unico, tant’è che molti sono gli eventi ad essa dedicata nelle cantine di tutto il mondo.
Da quest’anno in Italia è stata introdotta e regolamentata la “vendemmia turistica didattica” che permette a chiunque di vivere un’esperienza immersiva in una cantina aderente all’iniziativa, vendemmiando a fianco del vignaiolo imparando a selezionare i grappoli, a tagliarli e riporli nelle cassette in modo corretto e via dicendo.
Certamente il periodo della vendemmia ancor oggi rappresenta uno dei momenti più importanti per il vignaiolo il cui periodo dipende dall’emisfero in cui ci si trova, da luglio ad ottobre in quello boreale, da febbraio ad aprile in quello australe.
In Italia la fase vendemmiale corrisponde ai mesi di agosto-settembre, settembre-ottobre e per le uve a fermentazione tardiva si arriva a ottobre-novembre (un esempio sono i vini passiti).
Questo è il periodo in cui normalmente le uve raggiungono il giusto grado di maturazione fenolica. Quando cioè l’acino raggiunge, in base al vino che si vuole ottenere, l’equilibrio ottimale tra quantità di zuccheri e di acidi e quando i tannini e le componenti aromatiche si trovano al giusto punto di evoluzione.
Molti altri sono i fattori di cui tener conto per avviare la vendemmia:
- condizioni climatiche
- zona di produzione
- vitigno (alcuni maturano prima, altri più tardi)
- tipologia di vino da produrre
Insomma, la vendemmia non avviene in periodi stabiliti a priori, ma sono molte le variabili che i vignaioli devono tenere in considerazione.
La vendemmia può avvenire in maniera
- manuale
- meccanica
- notturna
La vendemmia meccanica che è quella più utilizzata prevede l’utilizzo di macchine vendemmiatrici che raccolgono l’uva dai vigneti con una serie di movimenti verticali (a scuotimento verticale americano), oppure laterale (a scuotimento laterale francese). Una volta che il grappolo è staccato dalla pianta, non fa in tempo a toccare terra che è subito raccolto, pulito e allocato all’interno di una tramoggia. Dalla tramoggia l’uva passa poi successivamente ad un apposito rimorchio.
La vendemmia manuale ancor oggi molto usata, si rende obbligatoria in vigneti con pendenze estreme.
Negli ultimi anni a causa dei cambiamenti climatici, è sempre più diffusa la vendemmia notturna per permettere di portare le uve in cantina ad una temperatura fresca che non ne comprometta la qualità.
Comunque sia, la vendemmia corona la fine di un anno di lavoro e va da sè che un brindisi in onore del vino che verrà è d’obbligo in ogni cantina!